Nessuno spazio dunque per un vecchio foglio che prende il nome da quella bizzarra idea nazionale, La Padania, appunto, che è stata la cifra distintiva della Lega di Umberto Bossi.Salvini, conquistate cifre iperboliche in un’Emilia Romagna un tempo bastione inscalfibile per le truppe di Alberto da Giussano, vuole varcare il Rubicone.
C’è Luca Moresi, “l’uomo del web” che viene definito “geniale” da chi ci è stato a contatto, Gianluca Savorini, che con il doppio ruolo di portavoce e di presidente dell’associazione Lombardia-Russia cura i contatti con la stampa e con Mosca, sulla cui sponda il segretario ha puntato molto in questi ultimi mesi.
“Il progetto suo e di Maroni – confida un alto dirigente del Carroccio – era quello di dare la Lega in mano a Salvini perché si rimpicciolisse fino ad un piccolo partitino regionale, in modo da rendere indolore il passaggio ad un soggetto più centrista”.
In molti continuano tuttavia a credere che la sua sia una sfida impossibile, almeno in questo momento, e finirà per levare le tende e fare una cosa tutta sua.E mentre Maroni rimane alla finestra, imbrigliato nelle trame della gestione del potere in Lombardia che lo privano di libertà di movimento, Salvini va dritto per la sua strada.